Pistoia Sotterranea.
Vedere la città da un altro punto di vista, abbandonare per un attimo monumenti e piazze e scendere al piano inferiore.
Pistoia Sotterranea: questo è il nome dell’escursione che ho fatto un paio di domeniche fa. Scoprire i segreti di una città, capire come un tempo andavano le cose, lasciarsi catapultare in un’altra era. Una giornata piacevole che ti fa emergere dai bassi piani con il sorriso in volto: ora so cosa succedeva sotto a questi palazzi e al vecchio ospedale della città.
La visita di Pistoia Sotterranea inizia dal Teatro Anatomico. Per raggiungerlo si percorre il corridoio dell’Ospedale del Ceppo e si esce in cortile. Qui è situato l’anfiteatro più piccolo del mondo e perfettamente conservato. Ospitava, ai tempi, dieci studenti per lezioni di medicina e chirurgia [ritenuta una professione inferiore rispetto a quella del medico che invece era laureato in medicina e filosofia]. Decorato in stile neoclassico questo anfiteatro era il luogo dove i laureandi, in cerchio, analizzavano un corpo, posto al centro della sala, con il loro professore. Questo anfiteatro è rimasto funzionante fino all’Ottocento. Accanto si trova la Sala dell’Accademia Medica Filippo Pacini dove sono conservati numerosi strumenti chirurgici del XVIII e del XIX secolo.
Si ritorna poi indietro e si scende nei sotterranei [attenzione alla testa! Ma questo avvertimento servirà solo ai più alti che per alcuni metri dovranno camminare un po’ piegati. Io non ho avuto problemi, ad esempio]. Pistoia Sotterranea si presenta come un passaggio segreto e silenzioso. Qui sotto, un tempo, scorreva il torrente Brana.
Il vecchio ospedale della città venne costruito proprio qui sopra per lungo, seguendo il corso d’acqua. A Pistoia Sotterranea potrai ammirare delle riproduzioni di butti: ceramiche che venivano usate per dare da bere e da mangiare ai malati. Quando questi si rompevano o dopo un’epidemia, ad esempio, i butti venivano gettati letteralmente di sotto.
Esatto, il fiume era il bidone dell’ospedale. Puoi immaginare la facilità del propagarsi delle malattie. Ma a quel tempo vigeva il concetto di acqua corrente uguale acqua auto pulente e quindi quella stessa acqua del fiume veniva poi usata per lavare i panni [aggiungendo cenere].
Ma grazie al percorso di Pistoia Sotterranea capirai che questa non era l’unica causa del propagarsi delle epidemie. In ospedale un letto serviva contemporaneamente per 2 o, addirittura, 4 persone. Il livello igienico era davvero pessimo.
Il tunnel di Pistoia Sotterranea porta poi sotto a Via del Frantoio dove si possono ammirare i resti del frantoio medievale [sono visibili parti della ruota cinquecentesca del mulino].
Questo frantoio era privato. L’ospedale lo aveva comprato per auto prodursi olio per la farmacia e per venderlo ai cittadini. I soldi ricavati venivano impiegati per l’allargamento della struttura.
Dopo la corsia San Iacopo, dedicata agli uomini, venne costruita la corsia Santissima Annunziata dedicata, invece, alle donne. I due sessi venivano divisi in zone distinte.
Attraverso corridoi interni, l’ospedale era collegato con il Convento delle suore oblate chiuso ad inizio dell’Ottocento.
Negli anni, per fortuna, il movimento igienista fece chiudere, con delle volte, il canale Gora di Scornio [torrente Brana deviato e ridotto a Gora] per problemi palesi di igiene. Pistoia sotterranea passa poi sotto a Piazza San Lorenzo [la zona più bassa], sotto alle case dove c’erano i lavatoi e arriva al Mulino il quale produceva attrezzi agricoli fino agli anni ’40. La piccola finestrella, che vedrai in quella parte di Pistoia Sotterranea, veniva usata per affacciarsi e controllare il lavoro della ruota.
Ci si imbatte poi nei resti del Convento delle convertite dove gli archi assumono uno stile elegante. Prima di uscire dalla zona dei vecchi lavatoi di Piazza San Lorenzo incontrerai anche i resti civici della torre, della Porta di San Lunardo e del ponte [zona Via San Marco].
Il recupero di Pistoia sotterranea è avvenuto solo nel 2005 e dopo cinque intensi anni di lavori nel 2010 ha aperto le porte al pubblico.
Ora, oltre a visitare questo percorso, potrai anche scendere qui sotto per assistere ad un concerto di campane tibetane [una domenica al mese] o per partecipare ad altri eventi e incontri organizzati in questo luogo suggestivo.
Fatti accompagnare dalla guida lungo questo camminamento di Pistoia Sotterranea che un tempo congiungeva la zona di Porta al Borgo con la Fortezza di Santa Barbara. Questo sito archeologico, oltre ad avere un grossa importanza storica, ha anche vinto il premio Bando Percorsi di Innovazione CESVOT per la sua accessibilità a disabili e non vedenti.
Ti è venuta voglia di visitare Pistoia Sotterranea?
Ecco alcune informazioni per organizzare la tua escursione in città.
Pistoia Sotterranea
Ingresso da Piazza Giovanni XXIII°, 13 -Accademia Medica “Pacini”
Telefono: 0573-368023
e-mail: pistoiasotterranea@irsapt.it
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 18 [chiusura biglietteria ore 17]
Visite guidate ore 10,30-11,30-12,30-14-15-16-17
Lasciati trasportare all’interno di questa leggenda!
Certo che mi è venuta voglia di visitare Pistoia Sotterranea! Ci sono stata un paio di volte ma mai “underground” 😀 Ottima dritta. Abbiamo dei tesori tutti da scoprire (ancora)!
Allora devi assolutamente tornare da queste parti!
Che bello! Sono stata a Pistoia solo una volta e non sapevo nulla di questa possibilità. Adoro ogni genere di scoperta e mi hai fatto venire voglia di fare anche questa 🙂
Ciao Marta,
sono felice! Se torni a Pistoia fammi un fischio che magari ci prendiamo un caffè insieme 😉
[…] questo punto non vi resta altro che fare due cose, leggere il post di Sara Pistoia Sotteranea e, ovviamente, visitare Pistoia e i suoi […]