venerdì, Settembre 29, 2023

Io sto col sughero

Io sto col sughero.

Mentre nella mia stanza rimbombano le note di Ritmo Abarth dei Subsonica [sto studiando le canzoni per il concerto di domani], rovisto nella mia shopper carica di materiale raccolto nei weekend, nei viaggi, nelle feste in Italia e nel mondo.
E trovo l’ispirazione. Anzi, ritrovo il depliant di Io Sto Col Sughero, dimenticato lì dalla scorsa estate, e decido di approfondire l’argomento.

Stappi una bottiglia di vino in un sabato qualunque e ti ritrovi con il tappo in mano.
E ora questo dove lo butto? Non mi dire che non ti è mai venuto questo dubbio! Anche per una super attenta, come me, alla raccolta differenziata, a volte dei rifiuti mi mettono in crisi.
Dopo un’esperienza lavorativa a Legambiente non posso sbagliare. Io che stresso tutti gli amici ogni volta che mi capita di vederli non fare la raccolta differenziata, a volte vengo assalita da dubbi atroci e mi ritrovo di fronte ad una sliding door: lo butto nell’indifferenziato per non sbagliare o mi documento per cercare il giusto destino di quell’oggetto che mi ritrovo in mano?

Ma ti sei mai chiesto da dove venga un tappo di sughero?
Io sto col sughero
Anche lui, prima di arrivare sulla nostra tavola, fa un lungo viaggio. Per non rovinare la magnifica sughera, che maestosa si erge in una sughereta, gli estrattori con un’ascia e incisioni precise la spogliano della corteccia senza intaccare i tessuti sottostanti. Questo lento e delicato processo richiede una precisione assoluta e servono tantissimi anni prima di riuscire ad estrarre un sughero secondario dal quale si ricava il nostro tappo [e dopo averlo ottenuto la nostra amica sughera, che in media vive 200 anni, potrà essere decorticata altre 15-16 volte].
Il tappo continua poi il suo viaggio lungo mesi. Dalla selezione al taglio dalla rettifica al lavaggio: perciò, dopo tutta questa fatica, urlerei, lunga vita al sughero!

Sughero è cultura, storia, voglia di stare insieme e bere un bicchiere di vino, amore e rispetto per la natura [le sugherete preservano la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema, contrastano l’erosione e l’impoverimento del suolo e quindi incidono sulla qualità dell’aria che ogni giorno respiriamo!].
Io sto col sughero
Io Sto Col Sughero è un progetto per la raccolta differenziata dei tappi di sughero che, in Toscana, è promossa dal Consorzio Nazionale Rilegno, Quadrifoglio e Legambiente, in collaborazione con Amorim Cork Italia.
Lo sapevi che il sughero riciclato viene usato come materia prima per prodotti innovativi, pannelli e isolamento, materiali per la bioedlizia, scarpe, vestiti, cover per iPad, sgabelli, pavimenti e rivestimenti esterni per edifici?
Una grande risorsa che dobbiamo imparare a non sprecare!

In giro per fiere ed eventi italiani potrai avere l’occasione di conoscere il progetto più da vicino. Inoltre, se ti capita l’occasione, partecipa ad un sugheritivo [aperitivo che raduna tutte le persone che stanno dalla parte del sughero] che vengono organizzati in giro per il nostro stivale. Io ero a quello di Campi Bisenzio l’8 Giugno scorso in occasione di FestAmbiente [è proprio lì che ho conosciuto questa interessante iniziativa].
Io sto col sughero
Se abiti in Toscana ecco dove puoi trovare i punti di raccolta del sughero:
Ecocentri di Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Scandicci, San Casciano Val di Pesa;
Ecofurgoni.

Inoltre riciclare il sughero è anche una questione sociale. I tappi vengono portati al riciclatore autorizzato che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone diversamente abili.

Detto ciò, io Sto Col Sughero [e continuo a cantare sulle note dei Subsonica], e tu?

[Photo credits: Io Sto Col Sughero]

Sara Boccolini
Sara Boccolinihttps://www.viaggioanimamente.it
Zaino in spalla o bagaglio a mano, prediligo i viaggi slow, green e responsabili. Amo viaggiare con l'Anima e la Mente! Travel Blogger dal 2012, pratico Yoga dal 2015 e dal 2018 sono anche la mamma di Viola.

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