Puglia, viaggio nei luoghi della disfida.
Un calore che avevo dimenticato, quello del Sud, della sua gente e delle sue bellezze.
4 giorni alla scoperta di una Puglia che non conoscevo e che mi ha conquistato.
Barletta, Andria e Trani sono state meta o meglio, la mia casa perché è difficile sentirsi turisti qui.
Barletta, viaggio con i 13 cavalieri tra storia e leggenda
Bardolus, nome antico della città, è conosciuta anche come “città della disfida”, dall’episodio del duello tra 13 cavalieri francesi e 13 cavalieri italiani (sotto dominazione spagnola) avvenuta il 13 Febbraio del 1503. Si narra che l’offesa dei francesi che scatenò la battaglia, riguardasse le prestazioni militari degli Spagnoli, in un contesto storico complesso che vedeva Francia e Spagna contendersi un territorio ricco e strategico nel periodo medioevale per il passaggio di pascoli e per lo sbocco sul mare. Lo scontro ne fu la naturale conseguenza .
L’onore fece il resto, lo battaglia ci fu (in territorio neutrale tra Andria e Corato) e la vittoria fu tutta italiana.
Dopo 515 anni la rievocazione nei luoghi della disfida ti porta a fare un viaggio tra storia e leggenda. Il monumento dedicato alla battaglia, costruito nel 1930 si trova nel centro di Barletta, davanti alla Cantina della sfida dove, durante un banchetto, si dice ebbe luogo l’offesa. E proprio qui dal 10 al 13 febbraio, ogni anno si può assistere alla messa in scena dell’offesa, in un ambiente suggestivo, tra costumi medioevali e atti teatrali ispirati alla penna di Massimo D’Azeglio.
Ma Barletta, non è solo questo. È un città fatta di pietra ma con un cuore vivo, come il mare che timidamente cerca di entrare con i suoi colori e la sua brezza, tra le vie dell’antico Borgo, che ti portano tra chiese antichissime e palazzi storici, in una miscela tra Oriente e Occidente, tra storie di templari e imperatori.
La cattedrale di Santa Maria Maggiore è un gioiello con dentro un tesoro, dato che si fonda su una pre esistenza paleocristiana del Il secolo. La troverai in fondo a Via del Duomo e rappresenta il fulcro religioso e urbanistico della città.
La Basilica del S. Sepolcro svela con il suo nome il forte legame tra la Terra Santa, meta dei pellegrini in transito a Barletta e il sepolcro di Cristo per la sua posizione sulla via Adriatica e Traiana che conduceva a Roma.
Prima di entrare in questa chiesa, non potrai non fermarti ad ammirare il simbolo della città: il Colosso, detto Eraclio. Questa gigantesca statua in bronzo risale al V secolo. La tradizione narra che fosse stato preso durante il sacco di Costantinopoli e abbandonato sulla spiaggia di Barletta durante una tempesta perché troppo pesante.
Corso Vittorio Emanuele è il cuore della città e ti condurrà al Teatro Curci, dove nel 1879, il pittore De Nittis ricevette la medaglia d’oro e dove incontrò il maestro di pittura Calò che è autore del sipario.
Se vuoi conoscere i quadri di questo pittore, che vide qui i suoi natali, non puoi perderti Casa Marra, in origine Palazzo De Nittis. Qui potrai trovare 200 delle sue oltre 1000 opere.
Il realismo e la bellezza dei suoi paesaggi si trovano nella pinacoteca all’interno dell’omonimo Palazzo, che è l’unico in città in stile barocco su influenza leccese. Eretto da Orsini e situato sulla via dove anticamente passavano le carrozze dei nobili, possiede un portone interno che un tempo si affacciava su un molo privato. Il mare è comunque a due passi e anche se non sei appassionato di arte ti consiglio di visitare questo meraviglioso palazzo.
Barletta è una città che ti sorprende, come la vista sul mare che potrai godere dall’alto del Castello di Barletta. Superbo e imponente, ti si staglia davanti come un gigante silenzioso appena voltate le spalle al Duomo. Costruito intorno al 1050, e quasi sicuramente di origine normanna è stato Il primo punto difensivo intorno a cui si è costruita la città. Viene anche chiamato Castello Svevo; siamo nella Puglia di Federico II e il suo tocco inconfondibile lo ha reso ricco bello e imperioso.
Restaurato negli anni ’70, oggi è il fulcro sociale e culturale della città, ospitando al suo interno la biblioteca comunale, il museo civico con la collezione Cafiero e la pinacoteca. Si svolgono periodicamente mostre ed eventi e per la sua splendida posizione è meta di turisti (e ovviamente dei barlettani) soprattutto d’estate.
Andria, città dei campanili
A soli 25 km da Barletta, potrai visitare Andria. Questa città possiede uno dei centri storici più grandi della Puglia ed è chiamata anche città dei campanili. Segui i tre campanili in pietra che spiccano sopra tutto e leggerai la storia di questi luoghi e dei suoi palazzi fino ad arrivare alla cattedrale di S. Maria Assunta. Qui i 13 cavalieri della disfida giurarono nella cappella di S. Riccardo, che si trova al suo interno.
Ma ecco che la storia si fonde al mistico.
La Sacra Spina all’interno della Chiesa si dice appartenesse alla corona di Cristo e, negli anni in cui l’Annunciazione (25 Marzo) coincide con il Venerdì Santo, pare germogli gemme d’acqua. Prima di andartene, volgi lo sguardo all’insù e vedrai il simbolo del gallo nel campanile, chiaro riferimento a S. Pietro a cui è dedicata la cripta su cui è stata costruita la cattedrale.
Antica e moderna, dal primo impatto un pochino altero, Andria ha un cuore tenero. Se capiti nel periodo di carnevale potrai gustare i Tenerelli (e regalarli a chi vuoi bene, perché così dice la tradizione). Il posto migliore dove assaggiarli è la storica Confetteria Mucci, a due passi dalla piazza principale e dalla cattedrale. Puoi anche visitare il museo del confetto e provarne tantissimi.
Chiudi la visita ad Andria passando per “la strada più stretta del mondo”…ma non sarà facile trovarla, chiedi ad una guida o ad un locale!
Trani, perla dell’Adriatico
Trani è un ponte tra Occidente ed Oriente, da attraversare ed ammirare passando per i palazzi di pietra bianca calcarea, le sinagoghe, in particolare la Sinagoga Scola Nova, il Castello Svevo, le porte della città e la Via Giudecca, la Chiesa di Ognissanti, fino ad arrivare al porto.
Simbolo della città conserva un fascino antico. In passato importante per gli scambi commerciali e punto di partenza per molti soldati che si dirigevano in Terra Santa, oggi è luogo d’ incontro della città. Nel tardo pomeriggio i pescherecci approdano e i pescatori vendono pesce freschissimo. Un rito da non perdere.
Protetto a levante dal molo di S. Antonio e a ponente da quello di S. Nicola, il porto si collega alla Cattedrale romanica di S. Nicola Pellegrino. Una meraviglia che poggia sul mare.
Si dice infatti che se si operasse un foro nel suo centro, entrerebbe il mare. È stata costruita nel 1099, usando la famosa pietra di Trani, un tufo calcareo, estratto dalle cave della città, che deve la sua particolarità al colore roseo chiarissimo, quasi bianco. La Chiesa per la sua posizione lontana dagli altri palazzi, vicina alla costa, è sempre stata un chiaro punto di riferimento sia che la si guardi dal centro storico, sia che la si guardi dal mare.
La cattedrale è visitabile su prenotazione, in quanto non è sempre aperta al pubblico.
Castel Del Monte, la fortezza dei misteri
Una fortezza, un castello, una corona incastonata in un Monte. Castel Del Monte è uno dei gioielli più belli della Puglia Imperiale e del Sud Italia. Situato sull’ altopiano delle Murge occidentali a circa 18 km da Andria, con la sua semplicità estrema, ad un primo sguardo può sembrarti spoglio, ma non lo è affatto. Visitalo in una giornata di sole e la sua pietra calcarea mista a quarzo e l’ingresso in breccia corallina risplenderanno in modo unico. Entra e scopri il valore che racchiude e la particolarità degli elementi che lo compongono. Costruito intorno al 1240, divenne la sede permanente dell’imperatore Federico II che lasciò in eredità al castello tutto il mistero che ne circondava la figura.
Otto sono i lati della pianta del castello, otto le sale del piano terra e del primo piano e otto sono le torri. Questo simbolismo portava a creare strani giochi di luce nei giorni di solstizio ed equinozio, appassiona da anni gli studiosi e lascia ai visitatori una sensazione di piacevole enigma.
Quando lo visiti, ti sembrerà di girare in un vortice e di rivedere sempre la stessa stanza, ma saranno tutte uniche.
Non ti svelo il resto, perché questo monumento, Patrimonio dell’UNESCO, deve essere visitato almeno una volta nella vita.
La Puglia da gustare
Di questa terra bisogna anche sentirne il sapore.
Se ti trovi a Barletta e vuoi trovare una cucina casalinga, semplice e genuina, prova il Ristorante Brezza Marina, in centro storico, a due passi dal Duomo. Se sei un vero amante del mare, potrai assaggiare i frutti di mare crudi. Non mancano sicuramente la burrata e la “stracciatella”, tipici prodotti caseari pugliesi.
Se vuoi trovare un ambiente giovane, accogliente e informale, fermati Al Pomodorino, dove potrai scegliere tra ristorante o pizzeria. Se non resisti alla tradizione, gusta la crema di fava con le cicorie selvatiche. Piatto povero della tradizione contadina pugliese, si rivela invece ricchissimo di sapore e genuinità.
“Il cibo va mangiato con le mani per gustarlo meglio e così bisogna fare anche nella vita…” così Lello del Ristorante Antica Cucina, ci ha presentato i suoi piatti. Una cucina antica ma di alta qualità dove la tradizione si fonde alla fantasia. Se vuoi goderti un bel pranzo tipico passa in questo ristorante e prova i tagliolini all’uovo con Crespino e formaggio primo sale, ma senza dimenticare i superbi gamberi avvolti in pasta kataifi.
A Trani invece non puoi non fermarti al Ristorante Gallo. Una cucina sorprendente, dalla filiera corta con prodotti del territorio e pesce freschissimo pescato nel porto di Trani la cui vista si gode dal ristorante. Prova le orecchiette alle cime di rapa e lasciati tentare dai sublimi dolci di pasticceria.
Quando avrai assaporato la Puglia, non potrai più farne a meno.
Ciao Maria,
Che piacere leggere il tuo testo e ricordare i luoghi che abbiamo visitato insieme.
Spero di rivederti in giro, magari in qualche altra bella città italiana… 😉
Ciao Barbara, che piacere sentirti e grazie mille! Speriamo di rivederci presto in qualche altro bellissimo tour nella nostra splendida Italia!