Dove mangiare a Spoleto.
Dopo aver provato sette ristoranti ripetutamente in città voglio darti alcuni brevi suggerimenti su dove mangiare e dove è meglio non andare spiegando le mie ragioni. Ti ricordo che io sono vegetariana.
Il top è sicuramente il Ristorante Apollinare, come ho già detto qui. Michele, lo chef, e tutto il suo staff fanno davvero la differenza. Mangi divinamente, ti consigliano cosa degustare, ti accolgono sempre felici di servirti e di farti star bene e questo è un valore aggiunto che pesa in maniera positiva sulla mia valutazione.
Piatti forti: muffin salato, parmigiana, burrata e pomodori, insalata Federico, caramella con formaggio e tartufo, strangozzi e tiramisù con cuore di cioccolata.
A Spoleto c’è poi l’enoteca ristorante Il Tempio del Gusto, situato in Via Arco di Druso, piccolo e molto accogliente. Anche qui lo chef Eros è quel valore aggiunto che fa di un ristorante l’eccellenza. L’ho apprezzato molto quando è venuto in sala personalmente con tanto di grattugia e tartufo in mano per completare il mio piatto di strangozzi.
Piatti forti: strangozzi al tartufo nero, risotto zafferano, tartufo e formaggio, cioccolato con rosmarino e sale di mandorle.
Arrivo così a descriverti il terzo ristorante super consigliato a Spoleto: Il Panciolle.
Questo, a differenza degli altri, ha un elemento in più dal punto di vista panoramico in quanto dispone di una bellissima terrazza sopra ai tetti della città in cui cenare sarà molto suggestivo.
Anche qui lo chef Fabio ti consiglia cosa prendere e ti serve alcuni piatti con un sorriso stampato in faccia che mette allegria.
Piatti forti: strangozzi ai funghi, al tartufo e alla spoletina (con salsa di pomodoro piccante), ravioli ai funghi, bruschette, verdure grigliate, omelette al formaggio.
Dopo aver parlato dei migliori, tra quelli che ho provato, passiamo a qualche livello sotto ed arriviamo al Ristorante della Signoria dove potrai anche qui mangiare in una splendida terrazza che guarda la città a due passi dal Duomo di Spoleto. Il cibo accettabile ma il servizio, soprattutto quando si va in gruppo, lascia a desiderare. Diciamo che vanno in confusione se si va in tanti oppure se in due-tre si aggiungono ad un tavolo che ha, magari, già mangiato il primo.
Piatti forti: insalata mista, mix di formaggi, strangozzi alla spoletina, verdure grigliate.
La Taverna dei Duchi la consiglio per una pizza e al massimo per un piatto di verdure grigliate. Sono stata due volte a cena qui e la prima volta mi hanno servito un piatto abbondante e molto vario di verdure mentre la seconda volta il piatto si era magicamente dimezzato. Per quanto riguarda la pizza, la prima volta era troppo sottile e larga mentre la seconda l’ho trovata più gustosa e croccante.
Dici che qui ogni sera cambia lo chef? Può essere, io non ho mai visto nessun’altro oltre ai camerieri. Se è una bella serata scegli un tavolo all’aperto anche se ti passano le macchine vicino è sempre meglio che mangiare nella sala all’interno. Molte volte l’apparenza inganna in quanto dall’entrata questo è uno di quei ristoranti che ispira molta fiducia mentre invece si rivela di livello mediocre.
Piatti forti? Dipende dalla serata.
Taverna la Lanterna di Spoleto, dicono che sia il salotto del Festival dei 2 Mondi dove è possibile incontrare personaggi VIP, il locale storico del centro. Ma, per i miei gusti, il servizio lascia molto a desiderare. Se becchi la serata pienone ci sta che devi aspettare anche 30 minuti per aver un menù e per aver un tavolo pulito ed apparecchiato. Va bene la fretta, ok la velocità ma sinceramente una cameriera che mi corre, nel vero senso della parola, vicino durante tutta la cena mi urta.
Io ho mangiato qui una caprese, la prima volta, ed una frittata con patate arrosto la seconda.
Piatti forti? Le patate arrosto. Caprese e frittata nella media ma senza un gusto particolare.
Arrivo ora al tasto dolente: Il Mio Vinaio. Purtroppo gli ho dato anche troppe possibilità e non ha saputo ben giocarsele. Questo è il classico localino che attira il turista e che ha una qualità ed un servizio che fanno pena. Situato in pieno centro, Via dell’Arco di Druso, ha una accogliente terrazza all’aperto.
Vado la prima volta: strangozzi al tartufo senza sapore conditi con la salsa tartufata più scadente che abbia mai sentito con cameriere che, dopo averci portato il primo, sparisce e non ci chiede più nemmeno “Volete un caffè?“. Volendogli dare un’altra possibilità ci torno e mi trovo bene. Cameriere diverso, gentile ed attento e strangozzi alla spoletina buoni.
Seguono altre visite qui dove capisco che: non bisogna prendere le patate arrosto in quanto sono immerse nell’olio e non riesci nemmeno a prenderle con la forchetta per come si afflosciano su se stesse, non devi ordinare le verdure come gli spinaci in quanto sono insipidi. Ma la scena più tragica e surreale l’ho vista ieri sera dove proprio hanno toccato il fondo senza un minimo di professionalità e con una qualità dei piatti scadente: anche gli strangozzi alla spoletina immangiabili con una salsa di pomodoro che io, non capace di cucinare, farei meglio.
Sabato sera, ultimo sabato del Festival, tanta gente affamata in giro: mandavano via gente con il locale dentro vuoto, litigavano tra loro in cucina e si sentiva sia in sala che in bagno, donne che servivano con neonati in braccio, quasi 40 minuti di attesa per avere un mix di formaggi come antipasto. Panico nei loro occhi e nei loro movimenti. Non so perché e nemmeno lo voglio sapere ma così al pubblico vuol dire non saperci stare.
Detto ciò ti saluto e vado a pranzo, per l’ultima volta durante questa mia esperienza spoletina, nel mio adorato Apollinare!
Grande Sara che hai ricordato la nostra surreale serata.
Grazie a te per aver condiviso con me una serata…da paura!
La caramella di Michele è da paura!
E non solo quella!
Grazie Sara, inappuntabili e preziose le tue note!
Ti leggo e ti consiglio sempre…a chiunque voglia uscire da casa.
Vorrei farti una richiesta: se possibile, perchè non comunicarci anche i costi dei vari ristoranti? Noi ci siamo stati a Spoleto l’anno scorso e alcuni ristoranti erano inavvicinabili per le famiglie medie italiane, che in tempi di crisi come questi, fanno la differenza.
In questo caso, supereresti anche la mitica Guida Michelin!!! 🙂
Grazie ancora…alla prossima tappa.
Grazie Marinella!
Mi fa davvero piacere quello che mi hai detto.
La prossima volta cercherò di dare anche indicazioni di prezzo…per quanto riguarda i ristoranti di Spoleto citati nel post (i migliori) la spesa non è affatto alta: €20-30 per un menù abbondante!
[…] essermi fatta venire l’acquolina da sola, per i ristoranti peggiori di Spoleto vi rimando a questo onesto e divertente post di Sara di Viaggio AnimaMente, che ha passato con me in Umbria questi giorni all’insegna […]