venerdì, Settembre 22, 2023

Agrigento rurale

Agrigento rurale.

Eccomi di ritorno per parlarti dello splendido Blog Tour organizzato da Slow Tourism a cui ho avuto modo di partecipare come blogger di Viaggio AnimaMente.

Era la prima volta che andavo in Sicilia, e devo dire che questa regione ha decisamente raggiunto tutte le mie aspettative, forse le ha anche superate.

La partenza da Roma Fiumicino non è delle migliori, infatti, ancora reduce dalla sera prima il Terminal 3 è completamente bruciato. File lunghissime e centinaia di persone ancora in attesa del volo dal giorno prima.
Il mio aereo, fortunatamente, è uno dei pochi senza ritardi e problemi, e quindi si parte.
Il volo è breve e piacevole e pochi minuti prima di atterrare vedo uno spettacolo che non mi sarei mai aspettato. Il gigante, l’Etna, nonostante la temperatura sia già da mare, completamente ricoperto di neve nella cima, maestoso si erge dal mare e come un gigante buono, mi da il benvenuto in questa terra calda e accogliente.

Agrigento rurale
[Photo credits: Shutterstock – Roberto Lo Savio]

Appena fuori dall’aeroporto di Catania ci vengono a prendere Giovanna e Roberto, simpaticissimi e solari per tutto il weekend ci porteranno in giro alla scoperta di una green Agrigento e delle sue tradizioni rurali e culturali.

Siamo appena arrivati e già partiamo benissimo. Lungo la strada per Agrigento, infatti, ci fermiamo per pranzo in una trattoria in riva al mare. Spaghetti con le vongole accompagnati da un bicchiere di vino bianco e già questa terra mi inizia a sorridere.

Piccola premessa. Probabilmente conoscerai Agrigento e quasi sicuramente la conoscerai per la sua meravigliosa Valle dei Templi. Bene, quello di cui mi sono stupito in questi giorni è che questa associazione è decisamente riduttiva.
Grazie a un mare splendido, un cibo delizioso e la possibilità di visitare aziende agricole, come ormai non se ne trovano più, Agrigento merita decisamente più di una breve sosta.

agrigento rurale
[Photo credits: Shutterstock – Aleksandar Todorovic]

Decidiamo che vogliamo utilizzare al meglio tutto il tempo che abbiamo a disposizione, e così, ancora prima di raggiungere Agrigento ha inizio il nostro tour, ed è proprio con la prima tappa, che mi sembra di fare un tuffo nel passato.

Abbiamo fatto una deviazione dalla strada principale e ci ritroviamo in una piccola stradina sterrata, nulla intorno, a parte il sole che picchia e delle capre che ci guardano incuriosite.
È proprio qui, infatti, che abbiamo appuntamento per andare a visitare l’azienda di Apicoltura Tragna.
Dopo pochi minuti, il Signor Tragna arriva, un signore super arzillo che ci accoglie nella sua azienda di famiglia, in cui lavora da oltre 60 anni.
Con gentilizezza e simpatia ci fa entrare nel suo mondo. Un mondo fatto di attenzione e rispetto della natura.
agrigento rurale
Ci racconta della biologia delicatissima delle api, di come un solo errore durante il processo di produzione, può rendere vano il lavoro di mesi.
La vita di un’ape, nei periodi di più intensa attività, dura poco più di un mese e nell’arco di questo breve periodo, dedica tutto il suo tempo al lavoro.
Ci spiega che sono le api stesse a procurarsi le materie prime per fare il miele.
Il nettare dei fiori raccolto dalle api viene messo in celle esagonali, dove le api lo lavorano dividendo dividendo gli zuccheri complessi da quelli semplici.
Intanto le api ventilatrici, agitano le ali con lo scopo di regolare l’umidità dell’alveare e far evaporare l’acqua dal miele.

agrigento rurale
[Photo credits: Shutterstock – Shaiith]

Non potendosi alimentare con il nettare dei fiori per tutto l’anno, il miele per le api rappresenta una scorta di cibo fondamentale.
Ed è proprio quando il lavoro di questi insetti intelligentissimi finisce che inizia quello dell’uomo.
Solo una parte del miele prodotto viene estratta e poi lavorata per essere consumata, mentre l’altra rimane a disposizione delle api.
Alla fine della visita assaggiamo il miele appena fatto e ci fermiamo ancora un po’ a chiaccherare.

Ci racconta la storia della sua azienda e della sua famiglia, dandomi la possibilità di cogliere come deve essere stata qui la vita negli anni, e di capire come questa realtà, radicata nel lavoro e nel rispetto della terra e della natura, rappresenti una valida alternativa ad uno stile di vita frenetico e consumistico.

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Commenti al post

  1. La prima volta che sono andata in Sicilia ha fatto questo effetto pure a me! Tant’è vero che desidero tornarci con tutta me stessa! Mi è piaciuto un sacco leggere il tuo racconto, dev’essere stata un’esperienza fantastica 🙂

  2. Anche io sono rimasta molto colpita dalla Sicilia la prima volta che ci sono andata! Bellissima, avvolgente, emozionante… in certi posti, come Taormina o la Valle dei Templi, mi sembrava di viaggiare nel tempo. Non vedo l’ora di tornarci 🙂

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