Quai Branly Paris.
Parigi, la città degli innamorati, la culla dell’arte, la sede delle Esposizioni Universali che hanno dato vita a molti monumenti parigini come la Tour Eiffel.
C’è chi va a Parigi per perdersi nelle innumerevoli stanze del Louvre, chi invece vuole ammirare le sue stupende cattedrali come Notre Dame e la Basilica del Sacro Cuore, chi va per ammirare la città dall’alto della mastodontica Torre Eiffel, chi invece vuole divertirsi a Disneyland, chi ama gli impressionisti del Musée d’Orsay.
Io, invece, sono andata a Parigi a seguito di una Summer School in Economia dell’Arte per visitare il museo etnologico Quai Branly.
Questo museo, inaugurato il 20 giugno 2006, è situato nel lungosenna omonimo vicino alla Tour Eiffel.
Qui sono custodite 3500 opere ed oggetti provenienti da civiltà d’Africa, Asia, Oceania e Americhe.
Il progetto, di Jean Nouvel, ha una fusione totale con la natura. Il giardino, che circonda la struttura, è formato da piante, sentieri, piccole colline, camminamenti lastricati di ciottoli e giochi d’acqua che ti accompagnano, piano piano, all’entrata dello stesso circondandoti di un manto di curiosità, mistero e magia. Al calare del sole lo spazio verde, che circonda questa bellissima opera di arte contemporanea, si illumina dando vita ad un gioco di luci.
La struttura è ricoperta da un muro vegetale di 800 m² con 15000 piante di tante differenti specie. Inoltre, il museo, esempio di architettura sostenibile, ha un impianto di panelli fotovoltaici e un sistema nel sottosuolo per risparmiare energia.
L’Arte primitiva e non Occidentale è la protagonista di questa struttura composta da quattro edifici: il museo, l’Université, l’edificio Branly e l’Auvent.
Passeggiando per le sue sale ti accorgerai di come ogni opera abbia il suo preciso spazio in un gioco di luce e penombra. Ogni oggetto ti porterà lontano con la mente e il tuo sguardo si perderà nell’infinito dei punti cardinali. Per non perdere le coordinate e la cognizione dello spazio e del luogo, dove collocare l’opera, il museo è organizzato per continenti, ognuno dei quali ha un colore che lo contraddistingue dagli altri.
Gli oggetti lasciano anche dello spazio a dei documenti multimediali che puoi esaminare durante il percorso per approfondire le tematiche o la provenienza dell’opera stessa.
Se passi in città non puoi sicuramente perderti questa visita!
Informazioni e contatti
Musée du Quai Branly
55, Quai Branly – 75007 Paris
Telefono: +33 (0)1 56 61 71 72
Orari e giorni di apertura: martedì, mercoledì, domenica h11-19; giovedì, venerdì, sabato h11-21; lunedì, 1° maggio e Natale chiuso
Fermata METRO/RER: Alma Marceau, Pont de l’Alma (RERC), Ièna, Ecole Militaire, Bir Hakeim.
Bus: 42, 63, 80, 92, 72
Inoltre, se ami l’arte etnica, ti consiglio di visitare anche il Museo delle Culture di Lugano e il Museo degli Sguardi di Rimini.
Buon viaggio a Parigi!
[Photo credits: musée du quai Branly]