Riccione, viaggio tra borghi e sapori.
Sei alla ricerca di un’idea per trascorrere qualche giorno di vacanza? Approfitta delle belle giornate, che la stagione estiva ci offre, e goditi un bel fine settimana nella splendida città di Riccione.
Oltre al mare potrai andare alla scoperta dell’entroterra e dei sapori tipici dell’Emilia Romagna.
Riccione, non solo mare
Tanti sono gli hotel 3 stelle sul lungomare di Riccione tra cui scegliere. Una base ideale per andare alla scoperta di una tradizione storico-gastronomica che affonda le sue radici nel Medioevo e ancor più lontano.
Riccione, città famosa soprattutto per il divertimento e la movida, è anche il punto di partenza perfetto per esplorare i luoghi meravigliosi nascosti nell’entroterra romagnolo.
Borghi e sapori dell’entroterra
Lontano infatti dal rumore e dal glamour dei locali notturni e dei parchi tematici si ergono, nascosti nel cuore della regione, gli antichi borghi medievali.
Costruiti in un passato lontano, ancora oggi, risplendono di storia, bellezza, magia e tradizione.
Il viaggio, alla scoperta di questi luoghi fantastici sospesi tra passato e presente, viaggia di pari passo con un tour alla scoperta delle bontà culinarie tipiche della regione. Tanti infatti sono gli itinerari enogastronimici e storici che si snodano nell’entroterra di Riccione e Rimini.
Itinerari enogastronimici e storici
Tra questi l’itinerario che da Rimini ci porta alla scoperta del borgo di Santarcangelo di Romagna, costruito su un luogo di culto e conosciuto per la produzione di anfore di vino.
Qui la storia si confonde con la leggenda e viene condita dalle prelibatezze della tavola. Visitare questo luogo, degustando un’ottima piadina e godendo dell’ottimo vino prodotto in loco, avrà tutto un altro sapore!
Sempre proseguendo per questo itinerario si giunge al castello di Montebello. Qui, ogni anno, migliaia di visitatori vengono attratti dalla rocca che narra la leggenda del fantasma di Azzurrina, che “infesta” le rovine del castello.
Proseguendo verso la Valconca e dirigendosi verso le terre di Montescudo, sarà invece d’obbligo fermarsi un attimo per apprezzare l’antica tradizione locale degli “strozzapreti”. Questo pasta, piatto tipico della cucina romagnola, fatta con acqua e farina e arrotolata tra i palmi, viene condita con del buon sugo.
Gli “strozzapreti” devono il loro nome alla leggenda secondo la quale le donne del luogo erano solite preparare questo piatto per i parroci, e i loro mariti di tendenze anticlericali, erano soliti augurare al prete appunto di strozzarsi, nell’atto di mangiarli.
Il viaggio continua poi nei borghi di Santa Maria del Monte e Marciano. Qui è assolutamente obbligatorio far tappa per conoscere e apprezzare la lunga tradizione della produzione di spaghetti i quali non possono non essere accompagnati da una degna degustazione di pesce.
Tra le tante bontà che si possono degustare nei vari ristoranti della zona ci sono gli omini crudi, pescetti filiformi e gustosissimi cotti alla piastra e le saranghine alla brace, oltre alle seppie, ai calamari, ai frutti di mare e agli sgrobri.
La prossima volta che andrai in Romagna, la guarderai con occhi diversi!