Scarzuola il sogno ermetico di Tomaso Buzzi.
Non avevo mai sentito parlare di questo posto fino a pochi giorni fa quando Alessio aveva invitato me e Francesca a visitarlo con lui. Il nostro incontro è poi saltato e quando #e20umbria mi ha comunicato che nel mio programma di oggi ci sarebbe stata la visita alla Scarzuola sono stata davvero felice. Ormai la curiosità e la voglia di scoprire questo luogo faceva parte di me.
La Scarzuola è nascosta nel verde, non si vede da lontano ed ha una strada sterrata per raggiungerla ma questo fa parte del gioco e come tutti i posti belli va conquistato.
Questa è una costruzione surreale progettata dall’architetto ed artista Tomaso Buzzi, che è stata creata vicino ad un convento del 1218 fondato da San Francesco di Assisi.
Arrivati là ci aspettava Marco Solari, nipote del Buzzi, al quale dopo la sua morte, nel 1981, è passata la proprietà, per farci da guida in questo sogno.
Da subito sembrava un tipo strano e poco accogliente ma si è rivelato poi una fonte di conoscenza e un pozzo di saggezza. Un tipo che starei ad ascoltare per ore.
“Chi è normale qui non capisce niente!” così inizia Marco.
Qui ci hanno sempre abitato quelli alterati di coscienza, questo è un luogo femminile dove non esiste il tempo, c’è un massimo disordine e una massima fantasia. Quindi qui il folle si ritrova.
A differenza di un luogo maschile dove invece tutto è inscatolato e non si crea più niente.
Il Buzzi qui faceva costruire e distruggere scenografie teatrali ed ora, dopo la sua morte, Marco con i disegni di suo zio (che tiene sempre in mano) va avanti a costruire.
Marco racconta e ci rende partecipi facendoci domande. Lancia perle di saggezza come: “La vera arte puzza cioè è troppo avanti e quindi è nascosta come la Scarzuola, una sorta di città ideale che traccia un percorso simbolico neo-illuminista con riferimenti a conoscenze esoteriche ed intuizioni“.
Dalla Chiesa passiamo a scoprire il Giardino Rinascimentale. In cosa consiste? Case senza tetto con pareti verdi. Per uscire dal giardino e per trovare la giusta via bisogna lavorare con la testa.
Il giardino ha tre porte, quale prendere?
Una è quella che porta alla chiesa e al convento, un’altra è quella della vita mondana. Queste due sono ricoperte di “involucri” che qualcun’altro sceglie al nostro posto. L’unica via che bisogna percorrere è quella dell’amore che viene sempre oscurata agli uomini.
Prendendo la giusta via si apre davanti a noi un mondo nuovo, una stratificazione di città ideale formata da differenti costruzioni raggruppate in sette scene teatrali.
Ogni scena è la metafora della vita di ognuno di noi.
Visitando la Scarzuola farai un viaggio iniziatico dentro di te, dentro la tua anima.
Tutto mi riconduceva a Dalì ed al Surrealismo ed infatti qui l’artista catalano veniva d’estate.
Dopo un viaggio in Spagna sulle orme di Dalì ritrovo qui la scenografia traballante dei sogni che cambia in base a come ci spostiamo. I sogni che vanno e vengono, che si costruiscono e si distruggono.
Qui ci sono i due elementi, Sole e Luna, che rappresentano gli equilibri e la città è stata creata in tufo perché tutto qui è in continuo mutamento.
Qui è pieno di campi vibrazionali, qui niente è statico.
Continua il tuo tour e raggiungi il percorso di rinascita, il teatro all’aperto, un percorso che ti fa tornare all’inizio ma ora hai coscienza, ora che hai ritrovato la giusta via, non sei più come quando hai iniziato il tour.
Il cipresso è la memoria e ti fa ricordare il passato e la creatività ti aiuta ad uscire dalla caverna.
Qui sono stati creati degli spazi per ricompattare l’IO, come nella Torre Rotta, tramite la solitudine e la meditazione.
Chi sei tu? Dove vuoi andare? Cosa ti piacerebbe davvero fare nella vita?
Fai uscire fuori il cristallo e i colori che sono in te, fai risuonare la musica dell’universo.
Per vivere in un mondo che ti piace davvero, per ottimizzare la tua vita non tenere gli occhi chiusi e non disperdere troppe energie in involucri che la società ti mette addosso.
Luoghi come questo mi mettono di buon’umore, mi aprono una visuale diversa, mi fanno sognare, mi fanno capire che la vita non è solo impegni ed appuntamenti. Ma la mia vita posso gestirmela e crearmela come meglio credo, posso ritrovare energie positive facendo un viaggio dentro me stessa e conoscendomi davvero.
Se credi in queste cose, se apprezzi quest’arte e se sei un pochino surrealista anche tu, visita la Scarzuola.
Altrimenti, se sei un “cazzone” come dice Marco, non lo fare anche perché lui se ne accorgerà e ti butterà fuori (rendendoti gentilmente i soldi del biglietto!).
Contatti
Scarzuola
loc. Montegiove comune di Montegabbione (Tr)
Per prenotare la visita tel. 0763 837463