Slovenia rurale. Da Koper a Vrhpolje.
Mi è stato chiesto di partecipare, in qualità di inviato speciale di Sara, ad un blog tour in Slovenia e mai, mai e poi mai avrei pensato di poter respirare tanta libertà e spensieratezza come in questi tre giorni passati.
Sarò stato solo ammaliato dal nome del blog per il quale ero ambasciatore – ViaggioAnimaMente – o sarà merito della magia di questa meravigliosa terra immersa nel verde maturo dei suoi colli che trasmettono sorrisi? Scopriamolo insieme.
Benvenuti in Slovenia!
Il nostro primo passo lo facciamo a pochi chilometri dal confine con l’Italia nella parte della penisola istriana che appartiene alla Slovenia. Un ristorante che fa da ponte tra le due terre confinanti anche come gusti e sapori dove la prelibatezza eccellente del pesce fresco trattato a ghiaccio è un eccellente e sublime punto di incontro tra le due culture culinarie così vicine.
Il nostro battesimo con la Slovenia avviene nel primo pomeriggio, quando sulla nostra strada troviamo la splendida Capodistria – Koper – con la sua eleganza regale, con la sua anima in stile gotico veneziano.
Passeggiare qui tra questi archi sembra zampettare qua e là tra le calette nascoste di Venezia. La stessa magia, la stessa energia.
La piazza Duomo (oggi piazza Tito) è il cuore della città; il palazzo Pretorio Comunale è splendido sia dall’esterno che dall’interno e gode di una vista splendida sulla piazza mentre consigliatissima è la visita sulla torre della Cattedrale dell’Assunta e di San Lorenzo con una vista spettacolare sulla città e la costa limitrofa da un’altezza di 55 metri.
Sapevi che Capodistria sorge su un’isoletta naturale e fino alla metà del XIX secolo non era collegata nemmeno alla terra ferma?
La prima sera alloggiamo in un candido hotel lungo la strada che ci porta verso la nuova destinazione che scopriremo solo domani. Un albergo a gestione familiare completamente ristrutturato nel suo interno che a prezzi accessibili offre comfort e design e un eccellente menù degustazione con carne alla brace e salumi di vari tipi. Ovviamente anche la versione vegetariana non ha nulla da invidiare a quella dei carnivori. Formaggi a Km zero di una prelibatezza unica, quasi si riuscisse a percepire il verde profondo made in Slovenia ad ogni boccone.
La Slovenia rurale, da un confine all’altro
Il nostro secondo giorno comincia ben presto e il sole splende all’orizzonte, come spesso accade in qualsiasi stagione qui in Slovenia. Destinazione: Ecomuseo del Luppolo e della Birra di Zalec. Tappa perfetta per scoprire una Slovenia rurale.
Qui scopriamo vari aneddoti sulla storica produzione della birra in questo tipico paesino sloveno. Salette in legno piene di attrezzi che sanno di passato, testimoniano l’amore e la passione di questa cittadina per la produzione della birra. Uno stupendo viaggio nel mondo rurale contadino in ben 4 piani di ricordi alimentari e di tradizioni e costumi, con una meravigliosa ricostruzione in 3D della storica produzione della birra dal 1876 a oggi- e devo ammettere, una delle esperienze virtuali più coinvolgenti che abbia mai fatto – una ricostruzione nel dettaglio e con costumi meravigliosamente rigenerati della vita che si viveva tanto tempo fa, quando la semplicità era sinonimo anche di felicità.
Persino le pareti dei palazzi tutt’intorno sono tappezzate di affreschi storici che parlano dell’importanza che ha avuto il luppolo nella storia di Zalec.
E poi, a poche centinaia di metri… il paradiso di ogni estimatore della birra. Una vera e propria piazza a disposizione di tutti, con autentici fiumi di birra che scorrono da fontane allestite in città.
Basta un bicchiere e pochi euro per poter partecipare a questa pittoresca e al quanto unica iniziativa di una tranquilla cittadina che nelle sue vene fa scorrere birra. Ci raccomandiamo di guardare gli orari sul sito ufficiale perché possono cambiare a seconda della stagione.
Il bello della Slovenia rurale è la tranquillità che si respira in ogni angolo. Le persone sono sorridenti e la qualità della vita riflette quella dei servizi offerti.
Nel pomeriggio abbiamo la fortuna di vivere un’esperienza meravigliosa; Mansion Strmol. Un castello nel cuore della Slovenia, ci offre dapprima la possibilità di godere appieno gusti e viste che se il primo giorno erano prettamente mediterranei, oggi si avvicinano più all’austroungarico. Cucina sostanziosa e una miriade di affettati ad avvolgerci, con varie creme e verdure sott’olio prima, per poi tuffarsi in un’esperienza d’altri tempi quasi medioevale; mangiando all’interno di una sala storica dagli antichi vestigi, con sapori e costumi d’altri tempi. Una zuppa di verdure, una ciotola e un cucchiaione di legno ci abbracciano in un esperienza veramente speciale.
E tra una sala e l’altra – dichiarato castello dell’anno 2018 dal Travel and Hospitality Magazine di Londra – abbiamo la possibilità di assistere e partecipare a diversi workshop. Ovviamente che rispecchiano gli usi e costumi prettamente contadini come vimini e paglia; ma noi partecipiamo ad una lezione di un mastro vetraio che ci dà la possibilità di fare dei bicchieri soffiandoli noi!!! Un’esperienza incredibile e una collezione di vere e proprie opere d’arte che suggellano l’antichissima tradizione come le varie esposte sottolineano le infinite collezioni di piatti e bicchieri costruite nel passato.
E dopo un’ulteriore sosta al ristorante a lato a pochissimi passi dal confine con la Croazia, con una bella anatra arrosto prelibata, belli sazi partiamo per un vero e proprio fiore all’occhiello del turismo sloveno, il Museo all’aria aperta di Rogatec con vecchie fattorie di inizio secolo fedelmente ricostruite: uno dei musei etnologici più grandi della Slovenia rurale. Facciamo il pane con le nostre mani e usiamo un vero forno di 200 anni fa e ci sentiamo parte di una storia di centinaia di anni fa.
Ogni edificio è la ricostruzione di un antico mestiere come il fabbro, il panettiere, il droghiere; mentre il granaio è qualcosa di assolutamente incredibile. In questo luogo magico si organizzano workshop ed eventi culturali perfetti per grandi e piccini che possono immergersi in una realtà rurale come il mercato di Rogatec del diciottesimo secolo.
Si continua, alla volta di uno dei migliori hotel della Slovenia. L’Atlantida Botique Hotel – definito lusso dell’intimità – e le sue Spa di acque termali da far invidia a qualsiasi altro in Europa ci viziano e ci fanno sognare. Letti magicamente comodi, varietà di cuscini infiniti e arredamento e design top! Coccolati ce ne andiamo a nanna.
Aria, Acqua, Terra e Fuoco
Buongiorno! Riposatissimi facciamo una colazione divina e siamo pronti per partire alla volta di Pivka e il suo parco della storia militare. Non rievoca certo ricordi allegri a questa terra al confine tra pace e guerra, ma in questo museo si cerca in primis – attraverso un percorso guidato all’entrata – di ricordare i momenti che hanno portato soprattutto alla pace e all’indipendenza della Slovenia. Con indosso una bella dose di curiosità e coraggio, ci avventuriamo dapprima dentro un sommergibile e poi attraverso un simulatore 3D voliamo su un caccia da ricognizione e riviviamo il tipico verde intenso della Slovenia dall’alto. E poi ancora circondati da veri e propri carri armati e caccia bombardieri ascoltiamo storie di qualche decennio fa, che ci fanno capire che la Slovenia, pur avendo un ruolo di margine nella Guerra dei Balcani, ha comunque avuto una veste fondamentale per raggiungere un accordo pacifico e neutrale.
Pranzetto con una buonissima zuppa erbe e aglio selvatico e via, partiamo all’insegna di un paesino meraviglioso circondati di verde, tanto verde, e ruscelli e tanti sorrisi: Vipava, nella Slovenia rurale.
Un paesino che è un po’ simbolo di tranquillità che come detto si respira in tutta la Slovenia con il suo fiumiciattolo che ci accompagna attraverso il paesino e ci porta in un parchetto quasi impossibile da crede all’interno di un paese per quanto verde e naturale sia!
Dall’intimità di questo paese però scopriamo delle eccellenze enologiche dapprima con la moderna cantina Winecellar Burja, per passare poi ad una splendida realtà nascosta tra le vigne più gelosamente custodite, arriviamo ad una casetta immersa nella natura dove a stupirci non è solo un incredibile degustazione di vino, ma è anche il giovane viticoltore che ci trasmette con passione tutta la sua energia e l’amore per la propria terra.
Per finire il nostro tour finiamo al Theodosius Forest Village in una location a dir poco magica immersa nel bosco con dei loft che si mescolano al paesaggio montano e con al loro interno saune magnificenti. Ovviamente non dormiamo in questa strutture perché quest’esperienza immersa nella natura sarà disponibile solo a pochi giorni dalla nostra visita (quindi ora è già vivibile e prenotabile online!)
Concludiamo la serata in un ristorante nei pressi di Vrhpolje. La Slovenia rurale si ritrova anche a tavola dove la cucina si erge a protagonista assoluta.
La mattina ci svegliamo anche un po’ a sorpresa visto l’arrivo in notturna, in una casa rurale di collina presso la località di Braink, dove il paesaggio è a dir poco sensazionale, con un’atmosfera rurale coinvolgente e estremamente rilassante che riassume tutta l’essenza della Slovenia stessa.
Il nostro viaggio è finito e purtroppo si ritorna a casa, ma non potremo mai dimenticare paesaggi, atmosfera e ospitalità di questa terra magnifica che ci ha regalato 4 giorni da favola, I feel Slovenia.