Teatro Espontaneo all’Havana.
C’è una parte di questo viaggio a Cuba che non posso dimenticare. Una di quelle esperienze uniche che rimangono impresse nella memoria molto più di quanto immagini; un po’ come quando in Sud Africa ho visto questo.
Siamo all’Havana, in una via alberata, in un casa come tante altre. Nulla che lasci trapelare l’arte, la magia e la passione che vivono in quelle quattro mura. Entriamo. Due panche, dei cuscini dove sedersi, delle palle e poco più.
Grazie ai mediatori e a Viaggi e Miraggi stiamo per assistere a una performance di teatro spontaneo. Niente attori veri e niente scenografia. La curiosità sale, ma finalmente poco dopo arrivano i ragazzi.
Qualche parola e qualche passo di danza bastano a rompere il ghiaccio e passare la palla al secondo protagonista di questa performance, il pubblico.
“Raccontateci una storia” dicono. Prima sottovoce, poi sempre più forte, arriva la voce del pubblico: amore, passione, dolore, desiderio, felicità, prospettive e tanto altro. E loro, bellissimi, rispondono a ogni racconto con una canzone, un passo di danza, un breve dialogo o una piroetta. Semplicemente quello che serve in maniera spontanea per raccontare un frammento di vita.
Bellissima ed emozionante la performance e nobile la causa: aiutare le persone, e i bambini soprattutto, a non avere paura dei loro sentimenti e della loro persona, imparare l’importanza della comunicazione e della libera espressione. Facile per noi occidentali, completamente fuori da ogni logica e realtà per chi vive a Cuba.
Navigando un po’ qua e là ho trovato questo video che credo possa spiegare meglio quello di cui sto parlando.
Buona visione e presto!
