Volontariato India del sud.
Questo mese per la rubrica #iovolontarionelmondo ho intervistato una delle mie amiche del cuore: Daniela Gallucci. Abbiamo fatto l’esperienza di volontariato quasi contemporaneamente durante il nostro periodo di servizio civile in Legambiente Marche.
Ma chi è Daniela?
Expat in Olanda, esploratrice del mondo, mamma e un po’ insolita. Così si descrive lei nel suo blog.
Sei pronto a leggere la sua esperienza di volontariato in India del sud?
Mettiti comodo: lascio la parola a lei.
Destinazione?
India del sud, regione del Karnataka nella cittadina di Kundapur.
Obiettivo del campo lavoro?
Il campo era finalizzato alla salvaguardia e protezione delle tartarughe marine e sensibilizzazione presso la società locale.
Con che associazione sei partita?
Ho scelto di partire con uno dei progetti appoggiati da Legambiente, e l’associazione in loco che si occupava della gestione del campo era FSL India, che gestisce diversi tipi di campi volontariato in tutta la Nazione e in diversi ambiti.
Quanto costa questo viaggio?
Il costo del campo di per sé è abbastanza esiguo, sui 150/200 euro per due settimane (alloggio, cibo e spostamenti inclusi). A parte va aggiunto poi il volo aereo (nel mio caso, prenotando un paio di mesi prima della partenza ho speso circa 600 euro) ed eventuali mezzi di trasporto locali o extra.
Quali erano le attività del campo lavoro?
Il campo era finalizzato prevalentemente sulla sensibilizzazione della popolazione locale rispetto la salvaguardia delle tartarughe marine e sul proteggere i nidi con le uova: noi volontari ci occupavamo di andare nelle scuole a parlare con i ragazzi spiegando il perché fosse importante proteggere le tartarughe e le loro uova, o costruivamo dei centri di informazione nelle spiagge dove venivano a nidificare spiegando come comportarsi in caso si fosse trovato un nido o ancora recintando i nuovi nidi. Per sensibilizzare i ragazzi delle scuole avevamo preparato una sorta di spettacolo, simulando le varie difficoltà a cui vanno incontro le tartarughe marine durante la loro vita.
Cosa bisogna fare prima di partire per un viaggio come questo?
Sicuramente è importante informarsi bene sul progetto e sul luogo in cui si sta andando: usi e costumi, abitudini, dove si alloggerà, eventuali vaccinazioni o precauzioni sanitarie. Poi ovviamente è importante avere un grande spirito di adattamento in quanto solitamente si condivide l’alloggio con altri volontari provenienti da tutto il mondo e dobbiamo sicuramente mettere da parte le nostre abitudini e comfort occidentali per aprirci a questa nuova avventura e verso nuove culture.
Come ti sei sentita al rientro?
Questo campo di volontariato mi ha cambiata profondamente: nelle due settimane in India ho superato moltissime fobie, sono entrata in stretto contatto con questo incredibile Paese e la sua cultura e ho capito che la vera libertà non è data dal possedere l’ultimo modello di smartphone o il comprare un nuovo paio di scarpe, ma il riconnettersi con sé stessi e il saper apprezzare le piccole cose quotidiane, dalla bellezza di un tramonto al condividere un pasto con qualcuno. Il campo mi ha fatto capire quanto importante sia la felicità interiore piuttosto che quella materiale, e ho imparato ad amare culture tanto diverse dalla mia.
Sei più ripartita per altre esperienze di volontariato in giro per il mondo?
Purtroppo non con altri progetti ma spero di poter ripetere al più presto, e magari per più tempo! Ora che sono anche mamma mi piacerebbe portare mia figlia, quando sarà più grande, a fare un’esperienza di volontariato insieme. Credo che sicuramente anche per lei sarà una splendida avventura!
Davvero emozionante leggere le meravigliose parole di Daniela.
Grazie per aver partecipato alla mia rubrica #iovolontarionelmondo e per aver condiviso la tua esperienza di volontariato in India del sud!
Ci sentiamo a fine mese con un nuovo articolo.
Chissà quale sarà la prossima associazione ad essere intervista… Curioso? Non perdere di vista questa rubrica 😉
Hai fatto un’esperienza simile a quella di Daniela?
Contattami e ti intervisterò nei prossimi mesi!
[Photo credits: Daniela Gallucci]