Ballare a Cuba.
Un ritmo incalzante vibra all’interno del tuo corpo. La voglia di muovere i tuoi piedi in una Casa de la Musica prende il sopravvento su di te. Le note risuonano nella tua testa. Tranquillo, non sta succedendo nulla di strano. Sei a Cuba.
Nella Isla Grande sarà difficile rimanere seduti a guardare. Le tue mani verrano strette dolcemente da un cubano che avrà il piacere di vederti ballare a Cuba. Anche se le prime sere in te regnerà la vergogna di sfigurare davanti a coppie che sembrano nate per muoversi in una pista da ballo, con il tempo tutto sarà più semplice. Il tuo essere tronco se ne fregherà di esistere e le tue gambe partiranno da sole improvvisando passi di salsa e di son.
Ti ritroverai a volteggiare tra le braccia di un anziano signore cubano con il ritmo nel sangue. Bevi un mojito e non pensarci. Ballare a Cuba fa bene all’anima e alla mente. Ballare a Cuba ti rende libero.
Durante il mio tour di turismo responsabile con Viaggi e Miraggi ho avuto tantissime occasioni di mettermi in gioco. Tante sono state le serate passate ad ascoltare musica dal vivo in una Casa de la Musica o a cercare di formulare passi cubani in una Casa de la Trova.
Il popolo cubano vuole che il viaggiatore si alzi dalla sua sedia e si lasci trasportare dal ritmo. Sono bravissimi insegnanti di danza. Hanno pazienza con te che li guardi un pò tra l’agitato e il preoccupato. Non si perdono d’animo nemmeno di fronte a chi continua a ripetere: “No grazie, io non ballo.” Quindi parti con questo presupposto: la musica fa parte della cultura cubana e se il tuo viaggio è di scoperta non puoi non appassionarti anche di questo lato dell’isola dei sorrisi.
Oltre al son; alla rivisitazione del son al quale sono legati i nomi di Buena Vista Social Club, Compay Segundo e altri; alla salsa, devi conoscere anche la nueva trova. Una nuova versione della trova del XX secolo. Hai presente la canzone Guantanamera? Ecco questa è dei uno dei primi trovadores: Joseito Fernandez. E’ anche vero, inoltre, che oggi i giovani cubani ascoltano anche il rap e il reggaeton [detto anche hip-hop cubano]. Se ti capitasse di ritrovarti davanti a 5 ragazzini cubani che ballano il reggaeton rimarresti sicuramente a bocca aperta. La perfezione dei passi, l’armonia dei corpi, il ritmo che vibra dai piedi alla testa: avrai sicuramente di nuovo voglia di metterti in gioco, di ballare a Cuba.
La musica a Cuba è storia e cultura. La musica ha sempre fatto parte dei cubani, li aiuta e li ha aiutati nei momenti difficili, un’ancora di salvezza, un rifugio ai problemi, ma anche vita, speranza,felicità. Quindi mettiti l’anima in pace: se vai a Cuba devi ballare, devi integrarti con un popolo dal cuore caldo e gigante e dai sorrisi luminosi e raggianti.
Quali sono i locali dove ho ballato e ascoltato dell’ottima musica durante il mio viaggio?
1- A L’Avana si trova la Casa de la Musica. L’ingresso costa circa 10 CUC quando ci sono concerti [mentre il teatro accanto 5-10 Pesos Cubanos! La cultura è gratis, o quasi, il divertimento si paga]. Fuori la musica vibra nell’aria e i passanti improvvisano passi di danza. Fa parte della nuova Habana, invece, la FAC [Fábrica de Arte Cubano]. Un luogo per turisti e per i cubani benestanti, situato tra i quartieri di Vedado e Miramar all’interno di una ex fabbrica di olio. Aperto da circa un anno è un locale alternativo e affascinante [racchiude arte, fotografia, musica, architettura e tanto altro] dove si svolgono concerti, mostre, esposizioni. Nonostante la sua bellezza e i suoi lineamenti occidentali, la FAC, è un anche un luogo discriminatorio, i cubani non possono permettersi un ingresso di 2 CUC. Un apparente centro sociale che profuma di radical chic. Questa è la nuova Cuba, questa è la versione della Cuba che sta lentamente cambiando.
2- Spostandoti verso ovest, a Viñales, troverai il Centro Cultural Polo Montañez [ingresso 1 CUC per turisti]: la sera che sono andata io c’era uno spettacolo di ballerini di salsa. Le note percorrevano il loro corpo, il ritmo vibrava nel loro sangue, i movimenti erano sensuali, avevano stile da vendere.
Una cerveza e l’imbarazzo passa in secondo piano. La guida del Giardino Botanico mi prende per mano e mi fa roteare nell’aria. Rido e ballo.Ballo e rido.
Un altro locale, nel centro di Viñales, è il Patio del Decimista: anche qui musica dal vivo o spettacoli di gruppo di ballerini.
3- Andando verso Oriente, a Santiago, mi sono goduta la musica dei Son Carioca al Patio Artex con un mojito in mano [1 CUC l’entrata e 2,50 CUC un mojito] nel cortile esterno dove un leggera brezza cancellava di dosso la calura del sud.
A Santiago si trova anche la Casa de la Trova [1 CUC l’ingresso] dove ho assistito a un coinvolgente concerto di musica dal vivo. Il gruppo musicale locale cantava e si dimenava sul palco coinvolgendo i viaggiatori a battere le mani e a cantare con loro. Ma il locale dove mi sono impegnata di più a ballare [e a ridere] è stato la Casa de las Tradiciones nel vecchio quartiere francese El Tívoli.
Santiago es Santiago! Un nuovo amico si è aggiunto a noi: Ernesto, un giovane cubano con il quale passiamo una piacevolissima serata a suon di salsa e al sapore di mojito. Io tengo il ritmo [anzi mi hanno anche detto che apprendo molto velocemente]. Fino al portone della nostra casa particular di Santiago Ernesto continua a farmi vedere i passi del son, della salsa, del mambo e di ogni altro tipo di danza possibile. Lo adoro!
4- A Trinidad la festa è tutti i giorni. La famosa scalinata del centro storico ospita la Casa de La Musica [e tutta una serie infinita di bar e localini]. Musica dal vivo, balli tradizionali e spettacoli di danza accompagnano la serate dei turisti che si godono la brezza serale con un drink in mano. I più timidi ballano agli angoli della pista, i più sicuri si buttano nella mischia sotto al palco. Ma Trinidad è ricca di locali dove ballare, ascoltare della buona musica e prendere lezioni di danza e percussioni. Al Palenque de los Congos Reales per vedere uno spettacolo di musica e danze afro-cubane, alla Casa de la Trova per ballare al ritmo di musica locale con un quartetto che suona musica dal vivo.
Ormai l’imbarazzo non esiste più, ormai in noi è presente solo la voglia di integrarci e fare festa.
Ma la musica è anche per strada. Ad ogni angolo troverai il signore cubano che intona Hasta Siempre, il gruppo che suona musica cubana, le feste della cultura con concerti, musicisti che salgono su un bus e improvvisano una canzone o un party all’aperto dove viene sparato il raggaeton a tutto volume.
Cuba è così e ballare a Cuba è un ordine dettato dal cuore.
Premettendo che sono un tronco ma che amo ballare e è da anni che mi sento io dire dagli amici “no, io non ballo” alle mille feste/sagre di paese… penso che amerei tantissimo il fatto che a Cuba sarei io invitata a ballare 🙂 Bellissimo.
Allora si…devi per forza andare!!!! Non ti mancherebbero occasioni per buttarti in pista ^^
Aaaaaaaaaaaah da ballerina devo salvarmi questo post!!
Cuba mi chiamaaaaa <3
Assolutamente si Eli! Devi andare^^