sabato, Luglio 27, 2024

Dove mangiare in provincia di Catania

Dove mangiare in provincia di Catania.

Arriva il freddo, il mare qui a Firenze è sempre troppo lontano, e per questo a volte torno con la mente in quell’isola che mi ha stupito e affascinato per la sua bellezza, per le persone meravigliose che ho incontrato e per il cibo

La Sicilia credo che sia l’unione di questi tre aspetti. La bellezza di questo posto, che sia naturale o artistica, viene esaltata dalla genuinità e dalla generosità di chi ci vive, dall’ottimo cibo e vino che produce. La compagnia così familiare degli abitanti di Catania e provincia è ancora più calda e affettuosa perché le fa sempre da cornice un panorama splendido, vero e sincero, e anche perché c’è sempre qualcosa di straordinario da assaggiare! Infine c’è il cibo, che insieme al vino che ho avuto modo di scoprire in questo viaggio organizzato dalla SOAT di Catania, racchiude tutto: la bellezza della terra, la sua storia e cultura e le persone straordinarie che portano avanti tradizioni affascinanti, a volte rivisitate, ma che altre volte ti fanno tornare direttamente indietro nel tempo.

E allora parliamo un po’ di cibo…

Dove mangiare in provincia di Catania

 

Dove mangiare: Distretto Calatino

Casale dei Consoli. Il primo pranzo in terra siciliana è a Mazzarrone. Siamo nel comune che rappresenta una vera e propria eccellenza nella produzione di uva da tavola IGP. Il clima di questa terra offre i migliori presupposti per la coltivazione di uve di altissima qualità, esportate in tutto il mondo.
L’agriturismo Casale dei Consoli domina dall’alto un paesaggio suggestivo, di vigne e coltivazioni che sembrano ondeggiare nel verde. Appartenuto a un’antica famiglia nobiliare Vittoriese del 1800, conserva quell’atmosfera da fiaba in cui il tempo sembra essersi fermato.
Inutile dire che anche il pranzo è stato da veri principi!
Da provare: il Timballo di ortaggi di stagione su fonduta di cacio cavallo e il Raviolo del Console su fonduta di fave.

Dove mangiare in provincia di Catania

 

Al Decanter. Spostandoci a Caltagirone, dopo una passeggiata tra ceramiche e scorci indimenticabili, siamo arrivati Al Decanter per uno dei pranzi migliori della mia vita! Una cucina tradizionale, ma rivisitata: un’armonia di sapori presentata in piatti stupendi. Il menù è veramente vasto, ma è difficile rinunciare ad assaggiare qualcosa, perché tutto sembra una scoperta e un’esperienza unica.
Da provare gli sfiziosissimi antipasti: Tartina di aringa e arancia con nuvola all’amarena, Millefoglie di panelle e cipolla rossa marinate all’agro di mele e la fantastica Caponata siciliana con miele d’arancio, mandorle e cioccolato di Modica agli agrumi. E per concludere una superba Mousse di ricotta con confettura.
Vini: Az. Judeka e Az. Nanfro.

Dove mangiare in provincia di Catania

 

Dove mangiare: Distretto Etneo

Zash. Solo pronunciando il nome di questo locale sembra di sentire una folata di vento che dal mare si insinua tra i rami degli alberi e le colline e arriva dritto a te, carico di odori e colori.
Si tratta di un Country Boutique Hotel e mangiare qui è un’esperienza irrinunciabile. Siamo a Giarre, in un posto rilassante e silenzioso, in un equilibrio perfetto tra natura, storia e ricercatezza. Il ristorante, ricavato da un antico palmeto, ha un aspetto rustico ed elegante. Le luci illuminano in modo suggestivo i particolari della villa e del terreno intorno immerso negli agrumeti. È una serata bellissima e già si intuisce che sarà anche speciale. Una cucina slow, in cui si ha il tempo di lasciarsi andare a connubi di sapori unici, di riflettere sugli accostamenti preparati ad arte dal giovane chef Giuseppe Raciti che insieme al suo staff crea dei piatti magici e indimenticabili, che per me sono stati anche emozionanti.
Da provare: assolutamente tutto! Arancino di alici con panatura croccante alla beccafico, cipolla rossa in agrodolce e misticanza di verdure, Risotto mantecato con gamberi, rosmarino e limone verdello, Tocchetto di merluzzo alla messinese con Tortino di patate alle erbe e fior di basilico, Tortino di cioccolato fondente su cremoso alla vaniglia.
Vini: Az. Planeta, Az. Terra Costantino e Tenuta delle Terre Nere.

Dove mangiare in provincia di Catania

 

Verde e Blu. Il verde della riserva naturale della Timpa e il blu del mare su cui si affaccia questo carinissimo ristorante. Siamo a Santa Maria La Scala e pranzare guardando il mare ci rimette in pace con il mondo dopo una mattinata intensa di passeggiate nella natura e nei profumi di limone. Il ristorante appartiene ad una famiglia di pescatori e la sua filosofia è quella di prodotti di qualità a km 0. Il menù è fisso, quindi mangerai solamente pesce freschissimo di giornata, a seconda di quello che il mare ha regalato durante la notte.
Da provare: Filetti di pesce sciabola in agrodolce, Strozzapreti con finocchietto e alici e Spaghetti al nero di seppia, oltre alla grigliata di pescato del giorno, naturalmente.
Vini: non abbiamo provato quelli offerti dal ristorante ma abbiamo assaggiato i vini dell’Az. Terra Costantino.

Case Perrotta. Siamo tra Catania e Taormina e iniziamo a salire verso l’Etna. Questo agriturismo offre una panorama meraviglioso, tra il vulcano che ogni tanto fa vedere i suoi sbuffi e le luci della città in lontananza. Totalmente immerso nella natura, al cui profondo rispetto è dedicata sia la vita della tenuta che il menù della cucina, rigorosamente stagionale con particolare attenzione ai prodotti slow food regionali e a km 0. Un agriturismo totalmente green, in cui circola un’energia incredibile e la sensazione di un contatto vero e autentico con la terra che regala sapori straordinari.
Da provare: tutti i prodotti che provengono dalla coltivazione diretta dell’agriturismo o delle immediate vicinanze, che troverai soprattutto negli antipasti, il Risotto alle erbette di campo con finocchietto e scamorza affumicata e gli Strozzapreti al pesto siciliano.
Vini: Case Perrotta IGT, Az. Tenuta Monte Gorna.

Dove mangiare in provincia di Catania

 

I prodotti locali

Un buon modo per assaggiare una vasta quantità di prodotti locali è concedersi uno street food nella città di Catania. Anche se forse meno celebre di quello della rivale Palermo, questo modo di consumare cibi veloci e tradizionali, oltre a essere molto divertente e gustoso, dà la possibilità di conoscere da vicino la città, il modo di vivere dei catanesi e i loro gusti in fatto di cibo. Non perderti l’occasione di provare l’Arancina! Ti consiglio quella al ragù o al pistacchio di Bronte.

Un altro must della provincia di Catania è la Granita al limone. Ho avuto la fortuna di assaggiarla in un contesto perfetto: in un momento di ristoro durante la passeggiata tra gli agrumeti della Timpa di Acireale, inebriata dagli odori degli alberi e del mare. Il signor Patané ce l’ha preparata con il limone verdello, incredibilmente succoso e profumato, usando il metodo tradizionale e ce l’ha servita nei limoni svuotati. Una meraviglia!

Dove mangiare in provincia di Catania

Il dio dell’isola per me però rimane il Pistacchio. Questa pianta che ho avuto modo di osservare a Bronte ha un qualcosa di affascinante e misterioso e credo che rappresenti una eloquente metafora della vita. Il pistacchio nasce in condizioni estreme, dove sembra che niente possa schiudersi alla vita: tra le fessure delle rocce laviche, nelle aride distese di pietra mista a terra, sotto il sole battente del cielo siciliano. È una pianta caparbia e selvaggia che si priva di tutte le comodità che la natura può offrire. Eppure è bellissima: il suo tronco grigio-cenere, i suoi rami intrecciati come arabeschi sembrano statue.

Dove mangiare in provincia di Catania

Fruttifica ogni due anni, come se non volesse concedersi troppo facilmente ai suoi amanti e anche la raccolta è abbastanza difficoltosa. Nei pistacchieti naturali si può operare solo a mano, con fatica ed esperienza, arrampicandosi sui rami con i sacchi in cui verranno deposti i frutti, in zone rocciose e scoscese. Immagino che questo crei un rapporto speciale tra la pianta e il suo raccoglitore.

Dove mangiare in provincia di Catania

È così che nasce il mio frutto preferito ed è con questa immagine che voglio salutare la Sicilia, perché in fondo è come un messaggio di speranza: le cose belle possono nascere ovunque, in ogni situazione, maggiore è la difficoltà nel raggiungere certe cose, più sarà bella e grande la soddisfazione di averle ottenute… e anche più buono il sapore!

La Natura ci insegna tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere.

 

Giada Sanchini
Giada Sanchini
Amo tutto ciò che racconta la vita in modo speciale, unico e profondo. Sono un'appassionata di film, libri, arte e musica!

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RECENSIONI

Commenti al post

  1. Giada, sei una che sa cogliere il meglio dalla vita! Non potevi meglio descrivere tutte le seduzioni dell’isola dove sono nato e dove vivo. Tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero fare un pellegrinaggio in Sicilia, perché solo qui si può davvero assaporare tutta la bellezza del vivere. Goethe lasciò scritto che la Sicilia è la chiave di tutto e non si può capire nulla della nostra civiltà se non si è stati in questa terra affascinante.

    • Grazie Francesco! La Sicilia mi è davvero rimasta nel cuore e spero di tornarci presto, magari dopo aver letto Goethe… mi hai dato un ottimo consiglio di lettura!
      Un abbraccio

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